Montagne
Vita da artista

Indietro nel futuro: 2024/2025

Il 2024 si è concluso. Ci lascia con un inverno troppo mite e ognuno coi suoi affari in sospeso che deragliano nelle porte dell’anno nuovo.

2024

L’anno vecchio si è chiuso, e sarebbe tempo di bilanci per il 2025. Quante cose siamo riusciti a chiudere della nostra lista di gennaio? Poche, tutte, nessuna?
Qualcuna: alcune cose saranno ancora in divenire e strabordano nell’anno successivo. È un fallimento? Certamente no: porci degli obiettivi è un modo per restare focalizzati nel tempo su una missione. Non riuscirci nel tempo che ci siamo dati non è un fallimento: abbiamo avuto degli imprevisti, e va bene così.

Per il 2024 mi ero posta una lista di traguardi pragmatici, su consigli salva-tempo. Questo mi ha permesso di schedulare solo pochi obiettivi, divisi tra pubblici e privati. In questa lista avevo annoverato:

  • Terminare il terzo volume di Chiantishire.
  • Terminare la prima stesura di Flight of Icarus,
  • Scalettare il progetto di Hiraeth.

Posso dire di essere riuscita a terminare questa Lista dei buoni propositi? Quasi.

Ho terminato in ritardo e sul fil di lana il terzo volume di Chiantishire, il cui ritardo a valanga ha causato i ritardi degli altri due. Il terzo volume di Chiantishire è stato molto complicato perché è il volume che si è passato tutto il periodo pandemico, con le complicazioni esterne. Ci sono stati lunghi periodi in cui non ho potuto dedicarmici, al punto che c’è stato un lunghissimo periodo di quasi un anno in cui non riuscivo a disegnare e ho pensato di abbandonare per sempre il disegno. Ma poi ho ripreso e hop.
Terminando i lavori per Chiantishire solo a inizio maggio, ho potuto cominciare molto tardi la piena prima stesura di Flight of Icarus. Posso lavorarci in un tempo molto risicato della mia giornata, e mi sono imposta di farlo almeno cinque volte la settimana. La stesura non è completa, mi manca tanto così.

La prima stesura

La prima stesura è difficile perché si cerca di dare giaà una forma perfetta, che non può avere. Lo sappiamo che poi sarà gettata quasi tutto e rilavorata, ma serve a prendere confidenza col mondo, i personaggi, il carico di lavoro e come sviluppare le vere tematiche che ci stanno a cuore.
Nel mio caso, sebbene avessi chiaro quale fosse il vero cuore del progetto, non ero davvero pronta a maneggiarlo. Ci sono aspetti che ho voluto sviluppare e approfondire, e personaggi che ho dovuto cancellare e rifare da capo.

Anastasia, don bluth, 1998
Fare il “casting” per trovare il personaggio giusto: (“Anastasia”, di Don Bluth, 1998)

Di certo ognuno ha il proprio metodo, e per me è stato molto utile anche per capire che tono e che distanza per il narrato. Sarà deformazione da fumettista, ma è normale per me alternare pezzi scritti molto bene al primo colpo ad altri che fanno solo da ponte e abbozzano la scena in attesa di momenti migliori, come fosse un’insieme di storyboards (infatti questo post lo avevo scritto benissimo, ma poi non si è salvato e ho dovuto riscriverlo meh).

Scaletta

Di Hiraeth (“fatine punk”) avevo in realtà problemi più impellenti: risolvere alcuni problemi strutturali del worldbuilding. Fino a quel momento, non avrei potuto cominciare a scalettare per davvero: sapendo che devo fare da A a L, sono le tappe intermedie che avevano bisogno di certezza. Ho rivisto interi personaggi, cambiato background, cancellati e ripristinati. Alla fine, risolvendo il nucleo dei problemi, a cascata si sono risolti tutti gli altri.
Ho scalettato? No. Non ancora. In realtà la macrostruttura non è cambiata tanto, ma almeno adesso è pronto.

Bilancio 2024

Ho schedulato molte altre task personali. Alcune hanno fallito, altre invece sono, per ora, risolte. Alcune di queste per forza di cose strabordano nel 2025. Ho avviato altri progetti, creativi e non, e ho dovuto chiuderne altre.
Per quest’anno non ero pronta all’idea che Storiebrute avrebbe vinto il premio della Self Area di Lucca, né che avrei fondato un gruppo di lettura come Avalon. Sono riuscita a tornare in montagna. Ho pubblicato alcune cose a tema Tolkien, fatto conferenze e, dopo decenni, ho fatto una cosa che si chiama: vacanza. Che era l’ultima cosa che mi sarei aspettata.

Il 2025

Nel 2024 avevo inserito come to-do nella mia lista il riprendere a ripopolare questo spazio e il mio Patreon, ma per cause di forze maggiori non ho potuto farlo serenamente fino a oggi.
Per questo blog avevo delle aspettative, e ho dovuto lasciarle silenti per parecchio a causa di imprevisti. Intanto il mondo editoriale è cambiato molto rispetto a qualche anno fa: il web non è più un luogo dove si può trovare informazioni e sapere, gattini e porno, dove si poteva caricare i propri lavori e discuterne. Ora è dominato dai social che sono diventati un eterno Giorno della Marmotta dove vivono delle bolle tossiche basate a chi la spara più grossa senza pagare mai e all’abuso di merda ai, dove mi sono resa conto che c’è gente che che fa pagare a peso d’oro cose che io davo assolutamente per scontato. E questo vuol dire ch,e nella mia stessa percezione del web nel tempo, l’accesso all’informazione strutturata non è più per tutti.

Ho fatto una lista del 2025 di buoni propositi? Sì. È una lista di cose da disegnare, fare e scrivere.

Per il 2025 voglio disegnare e scrivere tutte le cose che non sono riuscita a fare nel 2024, dagli elfi ai pettirossi.
Voglio popolare questo mio spazio come non ho potuto fare prima.

Ho scritto, nel 2024, oltre a ciò che ho editato in pubblico? Oh sì. Molto. E non vedo l’ora di poter dar loro una forma migliore, poterle dichiarare finite e leggibili e buttarle nel mondo.
Questo sarà il primo post di molti, gli altri saranno spero più divertenti e interessanti su fumetti, fantasy e tanto altro.

Buon 2025 e grazie di essere qui!

One Comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *