C'era una volta in Paolo Sarpi

C’era una volta in Paolo Sarpi – Documenti

Oggi vediamo un aspetto importante per i magi: i documenti.

Nel mondo di C’era una volta in Paolo Sarpi i magi hanno delle loro strutture molto precise.
Sguazzano in una burocrazia complicata con dozzine di archivi, moduli e biblioteche, hanno anche delle strutture amministrative e politiche un po’ diverse dalle nostre. Perciò i documenti personali diventano importantissimi.

I documenti per Coloni e Peregrini

Ai magi piace vivere nelle torri, se possibile lontano dal chiasso della folla. Ma gli piace anche vivere comodi e protetti. Così alcuni vivono in quelle che chiamano terre selvagge, marche; molti altri vivono nei cuori delle città ancora dotati di una circoscrizione protettiva.
Sono i peregrini a dover esibire i documenti ai coloni, quando si recano in città, e hanno meno diritti di loro che sono residenti. Per esempio, un borgo potrebbe non ammettere peregrini all’esercizio commerciale tra le mura, o respingere la loro domanda di domicilio, o impedirgli l’accesso all’archivio cittadino.
Tutti i borghi magici prendono il nome da una figura eroica locale, quasi sempre fondatrice, mentre le porte sono intitolate ad altre figure importanti.
Arthie, nata peregrina, ha quindi bisogno di documenti particolari per poter restare a Rix Belvaso: una volta scaduti, se non rinnovati, verrà sbattuta fuori dal borgo.

Il potere dei cieli

Tra i peregrini spesso ci sono anche le famiglie nobili, la vecchia guardia che ha ereditato da generazioni un certo ambito locale. Amministrazione della giustizia, le regole del commercio, i pesi e le misure, un ruolo sacrale… dato che sono antichi privilegi spettro del loro ruolo nel territorio secoli prima, sono una specie di isolette di potere autonomo. Capita a tutti di fare una scampagnata nei boschi e trovare un bellissimo castello, che poi non sappiamo più ritrovare sulla mappa. Ecco, quella è la casa di un mago, se siete fortunati.

Ma sopra ai coloni e ai peregrini c’è un potere più alto: la capitale dei maghi, un’isola che fluttua ai confini della nostra realtà e che ha egemonizzato tutti i maghi su Terra.
Quindi tutto ciò che è autonomo o difforme dalla disciplina, la capitale la condanna e cerca di erodere i poteri locali in ogni occasione. Limita il potere dei borgomastri, minaccia quello dei Capitani e cerca di escludere dalla giustizia i peregrini nobili che hanno più presa nei territori esterni.

Documenti d'identità della protagonista di c'era una volta in paolo sarpi.
Carta d’Identità di Arthie

La carta d’identità

È una custodia di metallo che contiene tutte le informazioni aggiornate relative al mago possessore: nome, cognome, codice identificativo, luogo e data di nascita, vaccinazioni e informazioni di salute, legami familiari, carriera scolastica, a che circoscrizione religiosa appartiene, ma soprattutto se è stato condannato per qualche reato e lo status, se peregrino, colono o addirittura imperiale.

In genere è decorata in modo che sia riconoscibile la provincia di provenienza.
Per esempio, quella di Arthie è decorata con stelle alpine decorate a sbalzo e minuscole genziane, perché è natia della Val Venosta.
È quindi un oggetto molto importante, e se andasse perduta sarebbe un guaio: come farsi riconoscere, all’ingresso delle Porte, per accedere ai borghi?

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