C'era una volta in Paolo Sarpi

C’era una volta in Paolo Sarpi – Grimorio

Arthie è la protagonista di C’era una volta in Paolo Sarpi. È una Magi e, come tale, le loro tradizioni e uso della magia prevede una serie di studi e di oggettistica particolare, come il grimorio e libri.
Venerdì abbiamo già visto lo scettro, quindi oggi passiamo al secondo oggetto importante, in ordine cronologico, nella vita dei Magi.
Anzi, due.

Si tratta di due libri, apparentemente innocui.
I magi sono una civiltà basata su scrittura, archivi e biblioteche. Compilano ossessivamente tutto ciò che trovano alla perenne ricerca di qualcosa: in fondo lo sappiamo, che la verità è la fuori!
Il mondo magi è politicamente, religiosamente, socialmente e storicamente molto complicato. Tuttavia, vi basti sapere che credono moltissimo nelle scienze, nelle biblioteche, negli archivi, nell’applicare metodi di ricerca… e poi sì, anche pregare.
Ovviamente non tutti campano di ricerca: ci sono magi che si occupano di panetteria, meccanica, insegnante d’asilo, giornalismo, artista, artigiano del legno, cassieri, sport, forze dell’ordine, barista… ma ogni mago ha uno scettro, e anche un grimorio e un thesaurus.

Grimorio e thesaurusu

Grimorio & Thesaurus

Come per lo scettro, sia il grimorio che il thesaurus devono essere creati dal magi bambino, possibilmente aiutato da un genitore. Sono realizzati in materiali naturali, come cuoio, carta, cristalli, foglie e fiori pressati nella carta o secchi nelle fodere, segnalibri di tessuto…
Quando entrambi sono stati rilegati e decorati, il magi scrive nella prima pagina la rivendicazione di possesso:

Questo grimorio appartiene a…

Il rituale si attiva e da quel momento in poi il Grimorio subirà tre effetti:

  • La foliazione sarà infinita. IL magi può compilare tutte le pagine, non le finirà mai, mentre chiuso occuperà lo spazio predefinito al momento della rilegatura.
  • Nessuno, salvo i parenti più stretti e persone inserite nella lista manuale del magi, ha il privilegio di accesso. Aprendo un grimorio senza di questo infatti le pagine risulterebbero alla vista vuote.
  • Diventa la tana fisica del famiglio.

Possono essere distrutti, certamente, ma non intaccano il potere del magi. Semplicemente, sarebbe come dare fuoco a tutto l’archivio e alla biblioteca personale.
Sono quindi gli archivi portatili dei magi, dove appuntano fin da subito – attorno ai 10-12 anni- le cose importanti delle pratiche magiche. Tanto più saranno ordinati, più veloce sarà la ricerca: perché se si posseggono infinite pagine, come si fa a cercare qualcosa?

I testi di Arthie

Grimorio

Anche Arthie ha il suo grimorio e il suo thesaurus. Ovviamente sono belli spessi e affollati di appunti ordinatissimi… ma anche così ci si mette una vita a cercare qualcosa.
Il Grimorio è un tomone di cuoio con le ali richiudibili, piena di linguette dove Arthie ha appiccicato le note importanti. La copertina di cuoio è decorata, con una cornice che racchiude cristalli di dolomite a sagomare le porte di Fanes (in basso), un drago con al centro una pietra e quattro pietrine azzurre che rappresentano il Grande Carro.

Thesaurus

È un altro libello, in genere più piccolo e leggero. Quello di Arthie ha sempre la copertina in cuoio, ma con una conchiglia fossile a chiuderlo sulla copertina assieme a una rondella di legno con una A di stile retico.
Nel thesaurus Arthie custodisce un po’ di ricordi personali, e ha inserito una lente – le migliorie le si possono inserire crescendo- nel frontespizio.
Ricorrendo al Thesaurus, Arthie può accedere alla mappa mentale del grimorio a proposito degli argomenti che sta cercando. In questo modo può recuperare appunti che ha preso a una lezione di scuola a quindici anni, o all’università, o l’altro giorno, perché li richiama dal thesaurus.
Nel Thesaurus Arthie custodisce un po’ di ricordi personali, e ha inserito una lente – le migliorie le si possono inserire crescendo- nel frontespizio.
Ricorrendo al Thesaurus, Arthie può accedere alla mappa mentale del grimorio a proposito degli argomenti che sta cercando. In questo modo può recuperare appunti che ha preso a una lezione di scuola a quindici anni, o all’università, o l’altro giorno, perché li richiama dal thesaurus.

Stilo

Assieme ai libri da compilare c’è anche uno stilo in avorio, o osso: serve al magi per pescare le parole che sta cercando dal thesaurus, e un’estremità per brasarla via in caso commetta un errore ortografico.

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