Fumetti

Pridemonth: Valtha & Kona

In occasione del pridemonth sto realizzando delle illustrazioni centrate e dedicate ai principali personaggi queer delle mie storie.

La prima è ovviamente Valtha, la protagonista di Chiantishire: i primi capitoli li potete leggere sul sito di Storiebrute qui.

Valtha e Kona, protagoniste del fumetto Chiantishire, mitologico storico ambientato in età preromana.
{Colore digitale su stile simile alle tavole di Chiantishire, realizzate con ecoline.}

Valtha è una donna adulta e di alto lignaggio: è una principessa etrusca – lei si definiva, in vita, Tyroi, cioè tirrena, al contrario del marito che invece era Rasenna, cioè etrusco. In questa questione è inserito l’eterno dilemma sulle origini degli etruschi: élite indigena o popolo arrivato dal mare?

Valtha e Aplu sono strutturati per rappresentare entrambi. Aplu, figlio di una lunga dinastia locale che dall’età villanoviana potrebbe prosperare nel periodo successivo. Valtha da parte di madre è nipote di un Tyroi che guidò un gruppo di suoi esuli: altro non era che quel Tirreno / Tarconte della mitologia greca posto a capostipite del popolo, che poi prosperò a Tarchna (Tarquinia).

Vita da gran signora

Il termine “principe” e “principessa” è un po’ errato forse per il periodo villanoviano (parliamo di villaggi fortificati, non di regni di accezione moderna). Ma fa comprendere come Valtha sarebbe stata la signora del territorio governato dal marito, Aplu. Una persona davvero importante e altolocata per la sua comunità.

Come tale quindi Valtha sa tessere, ricamare, beve vino, accede ai banchetti e soprattutto sa scrivere: Dioniso infatti la sceglie proprio perché cercava, per il proprio seguito, una donna del territorio etrusco che sapesse leggere e scrivere. Al contrario, Valtha non saprebbe tosare una pecora, seminare e men che meno usare un’arma. E’ una personaggia di nobili natali e di levatura intellettuale, inoltre rifugge l’uso delle armi preferendo i doni divini che le sono capitati: fin dall’infanzia infatti può aprire e chiudere serrature e nodi a comando, mentre dopo la sua entrata nel thiaso a contatto col sangue di Dioniso come ogni menade può scagliare la follia nelle menti.

Valtha condivideva col marito una relazione di affetto reciproco e aperta nella misura che entrambi frequentavano altre persone perché entrambi bisessuali. È infatti Kona, ballerina e suonatrice di crotali di una compagnia itinerante, che attira Valtha nel seguito di Dioniso e lasciandosi alle spalle la sua vita mortale. Valtha e Kona vivono decenni assieme nella nuova casa del dio, nel cuore della foresta.
Qui tutte le persone che fanno parte del thiaso possono vivere apparentemente in tranquillità, non fosse che si sa che le divinità hanno i loro drammi, problemi e soprattutto teomachie da affrontare.

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