Fumetti

Pridemonth: Dioniso & Sur

La seconda illustrazione per il pridemonth è ancora in zona Chiantishire.
Dopo Valtha, la protagonista, tocca a Dioniso: la causa e la soluzione di ogni suo problema.

In Chiantishire la corte di Dioniso è molto varia e affollata. Nel suo corteo vi si trovano i satiri, alcune ninfe, i grifoni, i fauni e le menadi. Se satiri, ninfe e fauni sono le creature tradizionali delle foreste e degli incolti che popolano il seguito di Dioniso (su molti vasi ci sono dei minisatiri spassosi che saltellano attorno a Dioniso, altri con vecchi satiri che ballano nudi o importunano le menadi), per il suo seguito umano c’è una sostanziale differenza.
I fauni e le menadi (fauno è qui sinonimico) sono le persone comuni che entrano nel thiaso. Lasciano la loro vita mortale e abbracciano l’immortalità attraverso il consumo del sangue dei dio: i fauni sono gli uomini, le menadi le donne.

Se alla fine del processo riescono a svegliarsi, benvenuti nell’immortalità del Parnaso.

Dioniso, Sur, cimbali e un bucchero.

Dioniso è una divinità antica e complessa. La sua vicenda non è stata solo mitologicamente travagliata avendo tutto il mediterraneo e il Vicino Oriente a modellarne i caratteri; anche la sua riscoperta in età contemporanea è complicata. Riuscire a far ordine in tutta la sua stratificazione temporale e spaziale per ricavarne un’immagine coerente è quasi impossibile. Sono caratteri e immagini e materiali molto diversi tra loro.

Per il “mio” Dioniso che abita Chiantishire ho fatto un mix. Il suo aspetto deriva i colori delle pitture parietali del palazzo di Cnosso, dove gli uomini erano raffigurati con l’incarnato color terracotta. Erano più bronzei delle donne, dall’incarnato bianco. I capelli lunghi e neri e la barba derivano sia da queste che dalle prime raffigurazioni. Lì Dioniso è un uomo adulto e piacente, e non il giovane imberbe dell’epoca più tarda. Ha un carattere apparentemente gioviale e ingenuo, ma come dice una dea è uno degli dèi più feroci e la cui collera è terribile, e può essere perfido, manipolatore e crudele.

Carne, vino e sangue

Le divinità in Chiantishire non hanno aspetto umano. Il loro corpo si modifica in relazione all’ambiente circostante, mostrando una serie di caratteristiche ferali o esagerate, col sangue di colori sgargianti. Dioniso porta su di sé macchie melaniche come il manto delle pantere, artigli dorati, sangue blu e zanne. I suoi animali sacri sono infatti grifoni e pantere entrambe orientali. Saltuariamente, dato che è associato anche al toro, manifesta anche delle corna dorate. Questo perché a Cnosso, patria di sua moglie Ariadne, vi era il minotauro e la tauromachia, e dove era presente la figura di Zagreo figlio di Persefone che ha degli aspetti quasi identici a quelli di Dioniso),

Per la sua origine orientale e il suo essere pellegrino nel mondo, diffuso in tutto il mediterraneo sulle rotte del vino, Dioniso non porta nessuna arma se non il suo bastone. è coperto di gioielli delle più varie origini e quando cammina scalzo dal terreno scaturiscono fiori rossi. Non è coronato di vite o melograno, ma l’uva cresce naturalmente nelle sue chiome.

Valtha è la prima donna etrusca nel seguito di Dioniso. Prima di lei, hanno trovato riparo nel thiaso molte altre persone provenienti da varie zone del Mediterraneo, tra cui Sur.

La musica

Sur è un musico, proveniente da qualche parte del sud Italia. È già presente nel thiaso all’arrivo di Valtha, ed è uno dei pochi uomini nel seguito di Dioniso. Probabilmente è di origini italiche ed ellene.

Sur ha un carattere altezzoso e riservato rispetto agli altri uomini del seguito. Questo per via del suo talento con gli strumenti musicali e di essere tra i fauni il favorito del dio e suo amato. Dioniso lo ama al punto che durante le celebrazioni e le feste non si priva mai della sua compagnia e del suo talento musicale.

Lo strumento principale di Sur sono gli aulos, cioè il doppio flauto con cui accompagna sempre il canto della sua amata, Tallytha, e i cimbali (che impugna qui), una sorta di piattini metallici di diverse impugnature che si suonano sbattendoli tra loro. Sono di origine orientale e dettavano il ritmo nelle danze dei riti dionisiaci e misterici.

Sur preferirebbe invece suonare la lira, suo strumento preferito, ma Dioniso la odia ferocemente e quindi non la usa quando il dio è a portata di ascolto. Il legame tra musica, poteri incantatori e soprattutto culti misterici era molto temuto in antichità, al punto che la prima cosa che nei miti fanno è di togliere lo strumento al musico e di imbavagliarlo così che non possa cantare: Sur infatti non sa usare nessun’arma, né è interessato all’addestramento militare di qualsivoglia tipo. Ha un carattere molto più pacifico, mercanteggiante ed anticipa le figure dei simposi in cui i commensali discutono a tavolino e a brocche di vino, musica e danze al posto delle risse e di combattimenti per cui gli altri due compari, Taru e Bres, sono più sanguigni.

La sua figura è ispirata da Ampelo, un giovane /fauno che in un mito risulta essere uno degli amori giovanili di Dioniso e che, come ogni amato da un dio, è condannato a una morte orrenda da cui la divinità fa scaturire una pianta: nel caso di Ampelo, è la vite.

In Chiantishire dato che si tratta di un racconto in età storica e non di miti atemporali, Ampelo non compare ma è esistito: le divinità sono longeve, immortali ma non invulnerabili, e quando nella vita del dio compare Valtha le vicende che portarono Dioniso in India, in Egitto, a Cnosso e la sua gioventù sul monte di Nisia sono già passate da mille anni.

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