Festival

Claddagh Fest

Claddagh Fest, Ameno (NO)

A fine settembre io e l’impavida Illusorya ci siamo organizzate per una gitarella dalle parti del lago d’Orta che avrebbe compreso anche una visita al Claddagh Fest.
Avevo fatto programmi per quei due giorni, densi di: vino, escursioni, zucca, celti, disegnetti, lago, idromele e avevo preparato i bagagli adeguatamente. Lo zaino da trekking, scarponcini, abbigliamento, borraccia, materiale da disegno e via, col treno di prima mattina, verso Arona! Dove io e Illusorya facciamo sempre tappa per una buona seconda colazione.

Ovviamente il morale era alto da “Evviva, andiamo in gita!” e già pronte a partire, con questa aspettativa:

Fellowship of the ring - Claddagh fest

E invece ci siamo trovate in questa realtà:

King Theoden - Claddagh fest
{E il meteo sfacciato ancora “no ma è bello eh”}

Così dopo un veloce consulto abbiamo deciso di invertire gli addendi: fare un giro veloce in un borgo lì vicino fino a pranzo e vedere che succede. Il cielo ha tenuto, e quindi via al Claddagh Fest, che era nel nostro programma per il giorno seguente. Era la prima volta dopo due anni che facevamo le turista da fiera e volevamo divertirci, ascoltare musica dal vivo, bere idromele e comprare qualcosa di bello.

Claddagh: significato

Il Claddagh Fest è un festival dedicato alla cultura celtica. Il nome deriva da uno dei simboli attuali più famosi della cultura irlandese, il Claddagh ring, un particolare anello di fidanzamento che deriva il nome da un villaggio sulla costa ovest dell’Irlanda. La tradizione in realtà è molto recente e non ha quasi nulla di celtico nel senso storico, ma l’attuale legame nella cultura collettiva lo ha reso un nome immediatamente evocativo. Di certo se il festival si fosse chiamato qualcosa come Golasecca Fest paradossalmente avrebbe creato solo confusione.

Ameno sul Lago d’Orta

Il Claddagh Fest era diffuso in buona parte di Ameno, un grazioso paesino con strade strette che sarebbe perfetto come set per un film fantasy. Il lago d’Orta è incantevole, soprattutto con l’autunno alle porte; meno però quando è trafficato e meno se piove, perché i posti auto sono pochi.
Le aree da visitare erano cinque, oltre alle tre per esibizioni e conferenze, tutte esterne, cosa che ha contribuito a mantenere l’atmosfera e dare visibilità a tutti gli stand.
C’era un buon equilibrio tra bancarelle di artigianato, di ristoro, performance artistiche e anche un interessantissimo calendario di conferenze, che spaziavano molto negli argomenti. I laboratori per l’infanzia erano molti (anche i mosaici!) e io ho trovato un bel quaderno da disegno -come se non ne avessi mille già – perfetto per una missione tematica (perché tutti i miei quaderni da disegno hanno un argomento specifico).

Celti: archeologia al Claddagh Fest

La cosa che mi è piaciuta più della visita è stato trovare nel parco in cui si teneva un concerto e che ospitava alcune bancarelle grossi cartelloni dedicati alla cultura celtica locale.
Alti quasi due metri, su sfondo bianco, una dozzina di argomenti archeologici ben scritti che rimandavano ai ritrovamenti del territorio, dalla produzione di birra alle sepolture. Anche le conferenze erano sul tema, dalla scrittura elfica alle necropoli golasecchiane di Ameno.
Oltre al paese, dopo una lunga passeggiata, si arriva in una località più ampia dove è stato allestito il campo dei rievocatori storici e dove i bambini potevano cimentarsi con dei giochi.
Qui uno storico spiegava ai bambini le battaglie principali ritratte nei suoi modellini, come quella di Teutoburgo.

Purtroppo la giornata bigia non ci ha permesso di rimanere fuori quanto avremmo voluto -una sera suonavano i Folkamiseria, l’altra c’era una processione del fuoco lungo l’antica strada romana-, ma la folla era numerosa e c’era la fila per le danze irlandesi. I prodotti artigianali erano di ogni tipo: strumenti musicali, gioielli, libri, vestiti.
C’erano famiglie con bambini che correvano in ogni dove incuriositi dai giochi, dai cartelloni e dai rievocatori vestiti da druido e da guerrieri.

Spero di ritrovare l’evento nel 2022, e che nonostante la giornata cupa gli espositori siano riusciti a portarsi a casa il weekend di lavoro. Di certo è stata per noi una giornata molto piacevole, tra l’idromele, la musica e storici e rievocatori che spiegano a bambini e adulti gli aspetti di una società complessa da raccontare come era quella celtica.

One Comment

  • Illusorya

    Ho riso tantissimo nelle LOTR Gif! 😆
    L’anno prossimo, se il tempo permette, propongo il soggiorno (sto per dire, lo dico… Tende!).
    Bellissimo il post, felicissima della nuova apertura del tuo blog 🖤

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